Cosa abbiamo in Comune
Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 1 del 09/01/2021
ROMA, CONTROTENDENZA
Se c’è chi vi dice che Roma è una città impossibile da governare, perché è proprio l’indole dei romani a rendere difficile ogni ragionevole amministrazione, ebbene, non solo non credetegli, ma portategli – almeno a parziale smentita – un caso come questo: nel Municipio I (nel cuore di uno dei posti più belli del mondo), nasce un “Patto di comunità contro solitudine e rabbia”, ossia una rete tra 72 realtà della società civile presenti sul territorio, per costruire i servizi di cui ciascun cittadino ha bisogno. «La sfida che vogliamo raccogliere, tutti insieme – è l’incipit del testo riportato da un articolo della testata on line retisolidali.it, promossa dai Centri di servizio di volontariato del Lazio –, è cercare di dare una prima risposta collettiva, coordinata, collaborativa, perché nessuno si senta escluso o abbandonato». Patto, infatti, è parola importante, che va al di là dell’obiettivo concreto: crea, innanzitutto comunità. «Abbiamo voluto costruire uno strumento che dia risposte di rete nell’emergenza, che non faccia sentire nessuno solo, perché trova una comunità pronta ad accogliere. Nello stesso tempo il Patto di Comunità ci permette di costruire una rete di servizi permanente, nel futuro e anche nella definizione dei prossimi piani sociali», dice Emiliano Monteverde, assessore alle Politiche sociali del municipio. Peccato che, nell’ipotesi di costruire un vero sistema di Patti, grazie al Regolamento per la gestione condivisa dei Beni comuni (adottato già da 235 Comuni), sul più bello il decisore finale, il Consiglio, poche settimane fa si sia opposto, con un pareggio che è bocciatura.
TEMPERATURE E PRECIPITAZIONI NELLE CITTÀ
Quanto sono cambiate? Molto. Lo dice un recente Rapporto dell’Istat che ha calcolato che la temperatura media annua del 2018 è risultata pari a 16,1°C (+0,4°C sul valore medio del decennio 2007-2016). Valori più elevati nelle Isole (in media +18°C) e al Sud (+16,7°C) area dove si apprezzano anomalie in rialzo in media di 1,2°C. Confrontando i dati della temperatura media annua 2018 con i rispettivi valori medi 2007-2016, si registrano rialzi in 87 città, localizzate per lo più al Nord (40) e nel Mezzogiorno (30). Sembrano livelli sopportabili: ma la frequenza delle precipitazioni (intensità e rapidità sorprendenti) ci colpisce con la potenza dei danni che produce. Tra i capoluoghi di regione, le anomalie sono più alte a Perugia e Roma (+2,3°C) seguite da Venezia e Trieste (+2,1°C). Nel 2018 le città più calde sono Palermo, Cagliari, Roma e Bari. E i cosiddetti negazionisti del cambiamento climatico fanno spallucce?
TRANSIZIONE SOSTENIBILE: NECESSARIA UNA FORMAZIONE
La transizione verso un futuro sostenibile, deve partire dalle città e soprattutto da quelle metropolitane con le loro cinture articolate e complesse. Lo dicono con forza gli organizzatori di un importante progetto dal titolo “Transizione sostenibile. Le nuove prospettive del periurbano”, che si colloca all’interno del Progetto “Corona verde: infrastruttura verde per la riqualificazione verde delle periferie”, nel programma “Top metro” della città metropolitana di Torino. Per amministratori comunali e semplici cittadini educatori, volontari, dirigenti di associazioni, che sono attenti e al tema e che hanno capito che su questi temi non si può più improvvisare ma bisogna formarsi. Bene: le iscrizioni scadono a metà gennaio. Al materiale, per chi ritenesse di poterlo replicare sul proprio territorio, si può accedere linkando www.coronaverde.it
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