Cina: arrestato il vescovo di Mindong. Quale il motivo?
Malgrado - a quanto sembra - si vada verso un accordo (v. Adista online del 27/3/18), i rapporti fra Cina e Santa Sede sono sempre sull’altalena. Il 26 marzo è stato arrestato mons. Vincenzo Guo Xijin, vescovo di Mindong (Fujian) riconosciuto dal Vaticano ma non dal governo.
Riferisce AsiaNews (27/3/18) che mons. Guo è stato chiamato nel primo pomeriggio dall’Ufficio per gli affari religiosi. Vi è rimasto due ore, discutendo con dei funzionari. Tornato in episcopio, ha preparato un bagaglio e in serata è stato portato via (peraltro anche lo scorso anno intorno a Pasqua, ricorda l’agenzia, è “scomparso” per una ventina di giorni nelle mani della polizia).
Secondo alcuni fedeli, l’arresto sarebbe stato eseguito perché egli si sarebbe rifiutato di concelebrare con il vescovo illecito mons. Vincenzo Zhan Silu.
A mons. Giuseppe Guo Xijin era stato chiesto dalla Santa Sede, probabilmente nel quadro degli accordi con il governo cinese, di passare da vescovo ordinario di Midong a vescovo ausiliare, cedendo l’incarico di ordinario proprio al vescovo Zhan Silu, uno dei sette vescovi della Chiesa patriottica che aspettano il riconoscimento del Vaticano (v. Adista Notizie n. 5/18).
Nei mesi scorsi era andato mons. Claudio Maria Celli, diplomatico vaticano, a proporgli di fare il passo indietro. Il fatto che Guo si sia rifiutato di concelebrare con Zhan Silu, sempre che questo sia il vero motivo dell’arresto, lascia supporre che non abbia finora ascoltato il “consiglio”.
*fFoto di Paul Arps, tratta da Flikcr immagine originale e licenza
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