
Banche al posto di chiese. La società al servizio della religione del Mercato
Tratto da: Adista Documenti n° 9 del 10/03/2018
doc-2899 ROMA-ADISTA. Di fronte alla crisi, c'è una risposta che va sempre bene: per risolvere i problemi del capitalismo, servono maggiori dosi di capitalismo. E se il discorso fa palesemente acqua, le legioni di apologeti del modello, agguerritissime, sfidano ogni logica e ogni dato, a volte in buona fede, più spesso per interesse. Un interesse che non conosce limiti: se il 2017 ha registrato a livello globale un forte incremento della ricchezza prodotta, l'1% più ricco della popolazione mondiale continua a possedere quando il restante 99%, mentre nulla di questa ricchezza è finito alla metà più povera del pianeta, che conta 3,7 miliardi di persone. Che aspettiamo allora per cambiare il sistema?. Il problema è che non di un semplice cambiamento di modello economico si tratta. Il capitalismo, come da più parti evidenziato, è diventato una religione - “la religione del Mercato” - con i suoi templi, i suoi riti e i suoi sacerdoti. Una religione che, oltretutto, vede i governi, nello sforzo di assicurarsi la benevolenza degli dei, privatizzare e sacrificare i sistemi di sicurezza sociale sull'altare della Borsa. Ed è proprio sulla teologia del mercato che si sofferma l'articolo che segue, scritto per Adista da Federico Battistutta, ricercatore indipendente nel campo del religioso contemporaneo e coordinatore della comunità di ricerca “libero spirito” (www.liberospirito.org).
Foto di Anthony-X del 2016, tratta da Pixabay, immagine originale e licenza
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!