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Stragi di Parigi: condanna di ogni violenza

Stragi di Parigi: condanna di ogni violenza "nel nome di Dio"

Di fronte ai tragici attentati di Parigi di venerdì 13 novembre, noi esponenti di varie organizzazioni islamiche e cristiane, riuniti a Roma per il Convegno promosso dalla rivista Confronti sul tema: «Da musulmani immigrati a cittadini italiani: la sfida dell’integrazione e del dialogo» (13-14 novembre 2015), esprimiamo il nostro cordoglio e il nostro sconcerto, nonché la nostra solidarietà al popolo francese, con tutte le sue componenti religiose e culturali, e a tutti i popoli vittime del terrorismo. Condanniamo ogni forma di terrore e di violenza nel nome di Dio; rivolgiamo un appello a tutte le nostre comunità perché contrastino con tutte le loro forze messaggi d’odio e di violenza incompatibili con l’Islam, con il Cristianesimo e con tutte le altre religioni e il loro messaggio di pace. Rinnoviamo la nostra totale disponibilità a collaborare a ogni iniziativa tesa al dialogo interreligioso e al contrasto di ogni abuso della religione per perseguire obiettivi politici e di potere che nulla hanno a che fare con una fede autenticamente vissuta.

Roma, 14 novembre 2015

Claudio Paravati (Confronti)

Abdellah Redouane (Centro islamico culturale d’Italia – Grande Moschea di Roma)

Izzeddin Elzir (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia – UCOII)

Yahya Pallavicini (Comunità religiosa islamica – COREIS)

Marisa Iannucci (Life Onlus)

don Cristiano Bettega (CEI – Conferenza episcopale italiana – Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso)

Luca Anziani (Tavola Valdese)

Roberto Catalano (Movimento dei Focolari)

Paolo Naso (Commissione studi della Federazione delle chiese evangeliche in Italia – FCEI) 

Gian Mario Gillio (Direttore responsabile dell’agenzia stampa NEV, Federazione delle chiese evangeliche in Italia – FCEI)

Giovanni Sarubbi (Il Dialogo)

* Immagine di Adriano Amalfi, tratta dal sito Flickr, immagine originale e licenza. La foto è stata ritagliata. Le utilizzazioni in difformità dalla licenza potranno essere perseguite

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